L’esterometro nuova versione svela le carte. Iper semplificazione dei dati relativi alla descrizione della natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi ceduti e acquistati. Inclusione nelle operazioni da monitorare delle operazioni con i
consumatori finali e di tutte le operazioni non rilevanti, ad eccezione di quelle di importo non superiore a 5mila euro. Enti non commerciali e terzo settore obbligo limitato alle operazioni commerciali con relativa esclusione delle operazioni istituzionali. Conservazione elettronica o analogica in relazione alla natura del documento trattato.
Sono alcuni dei chiarimenti della circolare n. 26 del 13.07.2022 diffusa in tarda serata.
Descrizione dell’operazione
Una delle questioni che preoccupava di più i contribuenti era relativa al livello di dettaglio della descrizione dei beni e dei servizi oggetto della transazione richiesta ai fini di assolvere agli obblighi dell’esterometro. In effetti, rispetto
all’adempimento della comunicazione trimestrale la nuova forma di invio dei dati richiede anche l’indicazione della
descrizione dell’operazione. Il dubbio era se i dati trasmessi per le operazioni attive e per le operazioni passive dovessero riportare in dettaglio la natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi. L’Agenzia ha fatto una scelta di semplificazione indicando in modo chiaro che:
1 per le operazioni attive se il contribuente per generare il file Xml non utilizza il medesimo software che usa per generare le fatture elettroniche potrà valorizzare il campo 2.2.1.4 riportando la parola «Beni» ovvero la parola «Servizi» ovvero entrambe senza indicare altri dettagli;
2 analoga soluzione (e questa è forse la vera semplificazione) è stata scelta per le operazioni passive in riferimento agli obblighi di integrazione dei documenti ricevuti dall’estero.
Articolo tratto da IlSole24ore del 14.07.2022 di Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce