Il Super Green pass varrà dal 6 dicembre al 15 gennaio
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.
Il testo – spiega il Governo in una nota – prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti:
- obbligo vaccinale e terza dose;
- estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie;
- istituzione del Green Pass rafforzato;
- rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.
1. Obbligo vaccinale e terza dose
Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.
2. Obbligo nuove categorie
Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre.
Le nuove categorie coinvolte saranno:
- personale amministrativo della sanità
- docenti e personale amministrativo della scuola
- militari
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
3. Green Pass
Il testo approvato oggi prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.
L’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale.
A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato; vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti
- Spettacoli
- Spettatori di eventi sportivi
- Ristorazione al chiuso
- Feste e discoteche
- Cerimonie pubbliche
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.
Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
- Rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione
Sarà disposto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.
Sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione.
Il Governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni:
- è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
- aprirà da subito la terza dose per gli under 40;
- se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.
Il Green pass si sdoppia e da lunedì 6 dicembre (per ora fino al 15 gennaio) assume distinte vesti: Green pass rafforzato per soli vaccinati e guariti; Green pass base anche per i titolari di referto negativo dopo test antigenico o molecolare. Le differenze non saranno da poco. Con il Green pass rafforzato (la cui validità scende da 12 a 9 mesi anche per stimolare la somministrazione delle terze dosi) si potrà continuare a fare tutto. E così quello che già oggi è un diritto in zona bianca resterà pienamente fruibile anche nel caso di colorazione gialla. Con il Green pass depotenziato sarà invece vietato – attenzione, anche in zona bianca – l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Momenti di socialità che solo i titolari di Green pass rafforzato continueranno a vivere senza restrizioni, neppure prospettiche, e con ampia tutela anche in caso di zone arancioni. Pur annunciata dalla fitta interlocuzione con le Regioni, la rivoluzione dei certificati verdi (saranno esentati solo gli under 12) testimonia gli sforzi di un Paese che non si accontenta di una situazione epidemica meno afflittiva rispetto ai competitor europei, ma a dispetto dei contagi in ripresa lavora per preservare la nuova normalità anche in vista delle vacanze di Natale nel mese principe dei consumi. Figli e figliastri? No. Solo la presa d’atto che la maggioranza degli italiani non può pagare in mobilità e libertà gli eventuali maggiori costi della curva epidemica in ascesa anche a causa dell’incompleta vaccinazione che facilita la propagazione dei contagi. Il provvedimento non nasce con volontà punitive (non a caso, i test antigenici e molecolari manterranno l’attuale validità di 48 e 72 ore nonostante le perplessità di parte della comunità scientifica) ma di cautela e prevenzione. Tutti gli italiani indistintamente dovranno infatti continuare a portare con sé la mascherina e a indossarla nei contesti affollati o di mancato distanziamento. Dal 6 dicembre tutti i cittadini dovranno inoltre esibire il Green pass (valido in entrambe le estensioni) per l’accesso ad alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. La spinta dello Stato alla messa in sicurezza del Paese si traduce infine nell’estensione dell’obbligo vaccinale (terza dose inclusa) al personale amministrativo sanitario, ai docenti e al personale amministrativo della scuola, ai militari, alle forze di polizia e a tutti i soggetti incaricati di soccorso pubblico a partire dal 15 dicembre.
Il 15 dicembre sarà la data spartiacque anche per il richiamo vaccinale obbligatorio per tutti gli iscritti agli ordini professionali sanitari (incaricati di ferrea vigilanza). Di tutto ha bisogno l’Italia meno di sanitari che giocano a favore del virus.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo di di Giovanni Rossi ROMA La Nazione (QN del 25.11.2021)
Foto tratta da La Nazione (QN del 25.11.2021)