Tra gli innumerevoli bonus emanati dai vari Ministeri in questi ultimi tempi spunta anche il bonus terme con l’obiettivo di agevolare i cittadini nell’acquisto di servizi termali accreditati e di conseguenza rilanciare il settore, anch’esso molto provato dalle ultime vicende relative al Covid-19.
Trattasi di un nuovo incentivo, previsto dall’art.29-bis del DL 104/2020 cui è stata data attuazione con Decreto del MISE lo scorso 1° luglio 2021, con lo scopo di sostenere l’acquisto da parte dei cittadini di servizi termali presso gli stabilimenti accreditati.
L’agevolazione potrà essere beneficiata tramite la prenotazione dei servizi termali di proprio interesse presso uno stabilimento termale prescelto e il bonus riconosciuto potrà coprire fino al 100% della spesa entro un valore massimo di 200,00 euro. L’eventuale parte eccedente del costo del servizio sarà a carico del cittadino.
Il bonus non è cedibile a terzi, non costituisce reddito imponibile dell’utente e non rileva ai fini del computo del valore ISEE.
L’attivazione e l’apertura delle prenotazioni per godere del bonus saranno comunicate tramite avviso pubblicato sui siti internet del MISE e di Invitalia, soggetto gestore della misura.
Anche il sito di Federteme fornirà adeguate informazioni e aggiornamenti ai cittadini.
Lo stanziamento complessivo previsto per l’intervento è di 53 milioni di euro.
L’incentivo per l’acquisto di servizi termali è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare.
Ciascun cittadino potrà usufruire di un solo bonus, per un solo acquisto, fino a un massimo di 200,00 euro.
Come funziona
La prenotazione dovrà essere effettuata presso lo stabilimento termale prescelto, che provvederà a rilasciare l’attestato di prenotazione.
La prenotazione avrà un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione; i servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine.
L’ente termale presso il quale il cittadino ha fruito i servizi termali dovrà:
- effettuare l’accesso tramite Spid alla piattaforma informatica per la gestione dell’attività;
- inserire i dati anagrafici dell’ente termale, compresa l’autorizzazione all’attività svolta;
- inserire i dati richiesti per il rimborso;
- caricare copia dell’autorizzazione all’apertura dell’attività termale e di autocertificazioni attestanti il possesso dei requisiti per lo svolgimento dell’attività e comunicare con tempestività ogni eventuale variazione
- caricare copia della dichiarazione con la quale l’ente termale si impegna ad acquisire il consenso al trattamento e al trasferimento all’Agenzia dei dati dell’utente;
- inviare quindi la richiesta.
Rita Martin – Centro Studi CGN
Articolo e foto tratti da www.fisco7.it