Un risultato importante quello ottenuto anche dietro la precisa sollecitazione dei sindacati pensionati del lavoro autonomo primo tra tutti la FIPAC in collaborazione col CUPLA: l’obiettivo raggiunto è stato quello di ampliare la fascia delle tipologia di servizi offerti dal sistema sanitario regionale nell’ambito dell’assistenza ortodonzistica.
La Regione Toscana ha deciso di avviare col 1° gennaio 2015 lo sviluppo dell’offerta pubblica di prestazioni odontoiatriche, introducendo prima in Italia tale attività come un Livello Essenziale di Assistenza. Aprendo le strutture pubbliche anche ai professionisti privati e stilando un tariffario che fa concorrenza agli odontoiatri dei Paesi dell’Est, ovviamente con servizi di qualità più affidabile e senza viaggi all’estero.
I cittadini per i quali ricorrono le condizioni di vulnerabilità sociale o sanitaria saranno esentati da qualsiasi pagamento; altri accederanno attraverso il pagamento del solo ticket, analogo alle prestazioni di specialistica ambulatoriale; altri comparteciperanno fino alla tariffa intera, ovviamente convenzionata : una dentiera del valore di mercato di 1.300/1.500 euro sara’ pagata, da chi è nella fascia piu’ alta, al massimo 400 euro.
La delibera CHE E’ GIA’ STATA APPROVATA DALLA GIUTNA REGIONALE dà a tutte le aziende sanitarie le linee di indirizzo per ottimizzare l’offerta pubblica in questo settore, avvalendosi anche della collaborazione di professionisti privati, che forniranno le loro prestazioni all’interno delle strutture pubbliche.
Secondo le indicazioni contenute nella delibera, tutte le prestazioni odontoiatriche dovranno essere garantite a tutti i cittadini con il regime della compartecipazione, ovvero con il pagamento dell’intera tariffa prevista dal nomenclatore tariffario regionale, tranne i casi in cui ricorrano condizioni di vulnerabilità sociale o sanitaria. Per esempio, i cittadini con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale o con ISEE fino a 8.000 euro accedono a tutte le prestazioni odontoiatriche in regime di esenzione; quelli con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale o con ISEE tra 8.000 e 14.000 euro accederanno secondo le modalità di compartecipazione previste per l’accesso all’assistenza specialistica ambulatoriale (pagamento del ticket). I soggetti in condizioni di vulnerabilità sanitaria (handicap gravi, patologie rare o croniche, ecc.) accedono a tutte le prestazioni odontoiatriche in regime di esenzione.
L’accesso alle prestazioni odontoiatriche sarà libero, cioè senza prescrizione medica, su prenotazione tramite Cup aziendale. La prestazione sarà erogata esclusivamente nelle strutture pubbliche da professionisti dipendenti, da specialisti ambulatoriali o da privati con i quali le aziende stipuleranno specifiche convenzioni, per le quali un ruolo importante viene attribuito agli ordini professionali. Per le prestazioni di alta specialità, i progetti potranno prevedere anche il coinvolgimento delle aziende ospedaliero universitarie.
Le aziende sanitarie garantiranno l’erogazione delle prestazioni urgenti nell’arco delle 24 ore, 7 giorni su 7, nei pronto soccorso ospedalieri e, nelle ore di attività, nelle strutture ambulatoriali dedicate.
Oltre all’impegno per gli anziani, nella stessa delibera, vengono definiti anche gli impegni nella prosecuzione e nello sviluppo dei programmi di prevenzione rivolti ai bambini (0-14 anni).
Il progetto prevede una fase sperimentale di tre anni, che secondo una logica di progressiva implementazione andrà a completo regime nell’arco di 18 mesi, consentendo alle aziende di acquisire da subito le risorse umane e tecnologiche che un progetto di questa portata implica. A tal fine la giunta ha stanziato 2.500.000 euro per il 2014, 1.250.000 per il 2015 e 1.000.000 per il 2016.